 |
Nicola NATALE fotografato da Felice Marco Monopoli |
Nicola NATALE
Giornalista
Cresce nelle campagne pugliesi e tra i campetti di calcio improvvisati nelle strade di Ginosa, in provincia di Taranto. Nel dualismo tra l’ambiente religioso ed operaio dal quale proviene la madre Vita Maria Mastroserio di Cassano delle Murge (Bari) e quello rurale del padre Luigi, coltivatore di uva da tavola.
Maria Teresa Angelillo, sua maestra elementare, gli scrive al termine del primo anno di scuola una valutazione cui si affeziona: “È un bambino che tende verso forme autonome di comportamento, padroneggia il discorso, fa osservazioni acute, sa estrarre l’essenziale”.
All’Istituto Tecnico Industriale “G.B. Pentasuglia” di Matera si diploma perito informatico (1985-1990) per poi iscriversi alla Facoltà di Giurisprudenza all’Università di Bari.
Supera gli esami del primo anno di corso ma non termina gli studi: la passione e il desiderio di essere un giornalista, spengono la passione per il diritto.
Il giornalismo sembra più veloce, più efficace, non solo nel descrivere la realtà, ma anche nel cercare di influenzarne il corso.
In quegli anni inizia una corrispondenza con Gary Jennings, scrittore americano di romanzi storici, spinto dalla passione per le civiltà precolombiane e il capolavoro dell’autore, “L’Azteco”, premio Bancarella nel 1982.
 |
Biografia di Nicola Natale tratta da "Donne e Uomini della Terra delle Gravine" di Felice Marco Monopoli.
|
La gavetta giornalistica, che non si interromperà mai, inizia nel 1994 al Corriere del Giorno, quotidiano cartaceo con unica redazione a Taranto. Lo lascerà nel 1999, due anni dopo aver ottenuto l’iscrizione all’Ordine Nazionale dei Giornalisti.
Giovanissimo, diviene caporedattore de “La Nuova Rivolta” un quindicinale di Ginosa, guidandolo di fatto dal 1994 al 1996.
Ma un certo tipo di giornalismo già da allora non paga abbastanza e Natale fa il suo ingresso in fabbrica presso la Filatura e Tessitura di Puglia del gruppo piemontese Miroglio nel 1996. Vi rimarrà fino al Duemila come operaio tessile e rappresentante sindacale per la Cgil, eletto con i voti di circa la metà dei lavoratori dello stabilimento di Ginosa; oltre 350 allora, sul finire degli anni Novanta.
 |
"La storia di un territorio attraverso 172 ritratti" |
Da Taranto gli arriva la proposta di divenire segretario provinciale dei tessili, ma non l’accetta. Il sindacalismo, per come si andava configurando allora, non gli sembra la sua collocazione ideale.
Lasciata la Miroglio, ritorna a tempo pieno nell’azienda vitivinicola paterna dal 2000 al 2004. Così nasce il “Vigneti Natale”, poi denominato “Burlesco”, vino primitivo prodotto dal vigneto di famiglia, presente più volte al Premio Minerva in Roma.
Tiene brevi docenze in corsi di formazione a Taranto (Reti LAN 2003), Palermo e Bari (Mediazione culturale, riforma del mercato del lavoro, diritto dell’immigrazione 2007). La svolta professionale è preceduta dalla partecipazione al Master per Ufficio Stampa presso l’Accademie per le ricerche a Napoli nel 2001.
Lì si consolida l’incontro formativo con colleghi di tutta Italia ed in particolare con Angela Scalzo, segretaria generale di Sos Razzismo Italia. Sarà lei a ad indirizzarlo verso un antirazzismo militante, che si tradurrà, a partire dal 2007 nella fondazione dell’associazione di volontariato Sos Razzismo Puglia, di cui Natale è per lungo tempo segretario e poi presidente. E’ un impegno, quello del volontariato antirazzista, che lo porterà nelle maggiori capitali europee, in particolare a Parigi con i seminari di Maison de Potes, un’organizzazione a tutela dei diritti dei migranti.
Punto nodale, la grande manifestazione internazionale con Sos Racisme ad Atene del 2012 contro il razzismo ed “Alba Dorata”. Una partecipazione non priva di rischi. Al giornalismo Natale ritorna indirettamente nel 2006 in veste di addetto stampa del consigliere regionale Paolo Costantino. Fino a marzo del 2010 dirige il periodico “L’Orologio”.
E’ inoltre addetto stampa di ECO-logica, società barese d’ingegneria ambientale per undici anni e di BiodiverSO, un progetto a tutela della biodiversità delle specie orticole pugliesi condotto dall’Università di Bari per tre anni. Nel marzo del 2011, appena sposatosi, ritorna al giornalismo iniziando a collaborare con il Nuovo Quotidiano di Puglia. Resterà al “Quotidiano” dieci anni, provando con tutte le sue forze ad affermare e praticare la sua idea di giornalismo indipendente, non schiavo dei comunicati stampa ed al passo con la comunicazione on-line. Il resto della sua carriera è ancora tutto scrivere al tempo della redazione di questa breve nota autobiografica. (30 aprile 2021)
#nicola natale
#giornalismo
#Puglia
Commenti
Posta un commento